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Amanda Knox chiede di annullare la condanna per calunnia. Il ricorso sarà esaminato in Camera di Consiglio

Amanda Knox chiede che venga annullata la condanna, definitiva, a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba legata al processo per l’omicidio di Meredith Kercher (per il quale sono stati assolti lei e Raffaele Sollecito).

Lo ha fatto – risulta all’ANSA – con un ricorso in Cassazione sulla base di uno degli articoli introdotti dalla riforma Cartabia e dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto la violazione dei suoi diritti di difesa nel corso dell’indagine.

All’istanza si oppone però Lumumba costituito con l’avvocato Carlo Pacelli. Knox ha presentato l’istanza in Cassazione tramite gli avvocati Carlo Dalla Vedova, suo legale storico, e Luca Luparia Donati.
Il ricorso sarà esaminato, in camera di consiglio e in forma “non partecipata”, a inizio ottobre dalla quinta sezione della Cassazione. Questa potrà respingere il ricorso dell’americana, revocare la sentenza di condanna per calunnia o disporre una rinnovazione del processo che in quel caso si terrebbe a Perugia. Possibilità ritenuta comunque molto remota dai legali di Knox. Anche sulla base della sentenza della Cassazione che ha assolto lei e Sollecito dall’accusa di omicidio.

Un’eventuale annullamento della condanna per calunnia non aprirebbe comunque la strada a una richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione da parte di Knox, essendo scaduti i termini, che potrebbe comunque avanzare una richiesta di danni.

Fonte: ANSA

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